Milan e Inter corrono ai ripari, o quantomeno ci provano. Le due società milanesi hanno diffuso qualche ora fa una lettera indirizzata ai tifosi, chiedendo loro di non infrangere nuovamente la norma legata alla discriminazione territoriale.
Le curve di San Siro, sia quella rossonera (secondo Anello della Curva Sud) sia quella nerazzurra (Secondo Anello Verde), infatti, insieme a quelle della Roma e del Torino, sono sotto osservazione dopo che è stato applicata la sospensiva a seguito dei cori razzisti cantati nell’ultima giornata di campionato e uditi dagli ispettori federali.
Questo significa che tali settori, per almeno un anno, sono a rischio chiusura in caso di recidiva.
Per questo motivo Inter e Milan hanno chiesto ai propri tifosi di non violare nuovamente la norma e di contenere la protesta in ambito civile. Insomma, niente offese ai napoletani o simili, che si sono verificate anche in Champions League martedì scorso.
Di seguito il testo della lettera, uguale parola per parola per i due club:
La vostra forma di protesta contro una norma che appare per molti versi discutibile genera due effetti, entrambi indesiderabili.
Un primo effetto è la limitazione ad accedere a San Siro.
Un secondo effetto, molto più grave, è sentirsi accusare d’esser razzisti e di fare discriminazioni: eppure, il Milan è certo che nessuno di voi ha nel cuore sentimenti tanto incivili.
La società farà quanto in suo potere per far modificare le norme che riguardano l’accesso agli stadi, ma ha bisogno del vostro aiuto. Ha bisogno cioè che ogni vostra eventuale, ulteriore protesta si manifesti altrimenti, con modi consentiti dalle norme vigenti e comunque tali da non far del male alla società e a voi stessi.
Il Milan confida nella vostra collaborazione.
In chiusura ricordiamo che nelle scorse settimane le due tifoserie ‘cugine’ si erano unite per contestare i provvedimenti della giustizia sportiva. Ora resta da scoprire la loro reazione, che prevedibilmente, sarà concordata.
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